La storia

Un secolo di storia (1902 – 2002)

La FIJLKAM ha le sue radici centenarie nella FAI, Federazione Atletica Italiana, organismo creato per associare i praticanti della lotta e della pesistica, sino a quel momento inquadrati nella Federazione Ginnastica.

Brilla allora soprattutto la stella dei lottatori professionisti, e su tutti si distingue il leggendario Giovanni Raichevich che suscita incredibili entusiasmi popolari.

Ma anche in campo dilettantistico l’Italia si batte benissimo, conquistando ai Giochi di Londra del 1908 la sua prima medaglia d’oro con Enrico Porro.

Ancora sul podio di Olimpia nel 1928 ad Amsterdam con i bronzi nella Greco-Romana di Gerolamo Quaglia e di Giovanni Gozzi, che quattro anni dopo, nel corso delle trionfali Olimpiadi di Los Angeles, si aggiudica la medaglia d’oro, a cui si aggiungono gli argenti di Marcello Nizzola ed i terzi posti di Ercole Gallegati e di Mario Gruppioni. La lotta è sempre protagonista nelle Olimpiadi del secondo dopoguerra con Pietro Lombardi (oro a Londra 1948 ove si registrano anche i bronzi di Guido Fantoni e ancora di Ercole Gallegati) e con Ignazio Fabra, argento ad Helsinki 1952, campione del mondo nel 1955 ed ancora secondo ai Giochi di Melbourne 1956.

In Australia conquista il bronzo Adelmo Bulgarelli e stesso risultato premierà a Monaco di Baviera 1972 sia Giuseppe Bognanni che Gian Matteo Ranzi.

Intanto la Federazione amplia il suo settore di azione dando sempre più rilievo al Judo, sport che viene incluso nel 1964 nel programma delle Olimpiadi.

La prima medaglia italiana in questa disciplina ha la firma di Felice Mariani che si aggiudica il bronzo nel 1976 a Montreal e che apre una sostanziosa lista di judoka medagliati: dopo di lui brilla la stella di Ezio Gamba (oro a Mosca 1980 ed argento a Los Angeles 1984); di Emanuela Pierantozzi (argento a Barcellona 1992 e bronzo a Sydney 2004 che si aggiungono a due titoli iridati ed a tante altre medaglie di rilievo); di Girolamo Giovinazzo (argento ad Atlanta 1996 e bronzo a Sydney 2000); di Ylenia Scapin (bronzo nelle due ultime edizioni dei Giochi) ed in particolare di Pino Maddaloni, trionfatore a Sydney.

L'ultimo ventennio di attività olimpica riserva altra gloria ai lottatori, con gli ori di Claudio Pollio nella lotta libera a Mosca 1980 e soprattutto di Vincenzo Maenza nella Greco-Romana, vincitore a Los Angeles e Seul 1988 e secondo a Barcellona 1992.

Maenza è l'unico atleta dell'intero sport italiano ad aver vinto, in competizione individuale, due medaglie d'oro ed una d'argento in tre edizioni consecutive dei Giochi Olimpici estivi.

Il Karate, lo sport più recentemente entrato in sigla FIJLKAM, ha da parte sua autorevolmente rappresentato l'Italia nel medagliere di tutte le grandi manifestazioni ed in particolare nei World Games con 5 ori, 6 argenti e 4 bronzi.

I campioni di cui abbiamo appena parlato sono i più noti ed emblematici rappresentanti di un mondo di appassionati praticanti dei nostri sport, tutti egualmente meritevoli di una citazione che ne riconosca l'impegno e la dedizione.

Ad ognuno di loro sono state quindi dedicate le iniziative che nel 2002 hanno celebrato il primo secolo di vita della Federazione.

Cento anni di Storia, di successi e di amicizia sono stati ricordati con le manifestazioni legate al “FIJLKAM Century Day” conclusesi nel Palasport del Centro Olimpico Federale dove è stato lanciato un messaggio per il futuro, indicando ai giovani, con un Saggio sulle arti marziali federali, interpretato dai campioni e dai ragazzi delle palestre federali.

(note tratte dal supplemento al numero 10 /11 di Athlon 2002)